Friday , 19 April 2024
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Ci sono alcuni handicap per chi si pone come meta turistica il Madagascar, infatti soltanto una parte trascurabile delle sue potenzialità turistiche è oggi sfruttata

Lacune da colmare

Interviste con professionisti del turismo hanno permesso di evidenziare le lacune di questo settore in Madagascar. Così, al costo della destinazione si aggiunge l?inesistenza di voli diretti in provenienza dai paesi a forte richiesta in materia ecoturistica come la Germania e la Gran Bretagna. Le deboli capacità alberghiere sono spesso all’origine dellì annullamento delle prenotazioni, in particolare di quelli di gruppo. La stagione dei cicloni, i piccoli hotel che non rispettano le norme in vigore, la concorrenza sleale dell’informale, la distruzione dell’ambiente, ed i numerosi traffici (legno prezioso, miniere) sono di ostacolo per il settore.


Per gli investitori, l’insicurezza giuridica e fondiaria costituisce un freno. La possibilità di acquisire terreni per i grandi investitori non sembra costituire un’assicurazione per quest’ultimi che richiedono più sicurezza per  concessioni di lunga durata e per i permessi di soggiorno. L’assenza di un vero codice del turismo è un fattore scoraggiante per gruppi alberghieri  operanti e/o interessati alla grande isola.


Fra i fattori di blocco del turismo non è trascurabile il problema delle infrastrutture. L?inaccessibilità  delle località molto turistiche, come Tsingy de Bemaraha e la mancanza d’infrastrutture aeroportuali adatte ad accogliere voli internazionali sono ovvi. L’assenza di stabilimenti ospedalieri degni di questo nome spiega le riserve dei turisti della terza età che dispongono tuttavia di tempo e di denaro per viaggiare con evidenti perdite di valuta per il paese.Classificata come zona a rischio , e vittima, quest’ultimi mesi, della cattiva campagna della febbre dengue e della chicungunya, “la grande isola deve, secondo gli esperti, dedicare tutti i suoi sforzi per colmare queste lacune se vuole sfruttare a fondo le sue potenzialità turistiche e raggiungere le fila dei paesi emergenti che hanno saputo fare di questo settore una leva economica.”