Terza via, terzo ladrone?

«L’ esercito “diviso” in tre? –
L’impasse politico ispira una terza via rapida e senza uscite di
sicurezza!, individuabile a preve termine» mette in allarme
L’Express de Madagascar. E Madagascar Tribune commenta che «fedele
alla sua leggenda, l’ammiraglio Didier Ratsiraka rifiuta di lasciare
il suo posto anche se la sua partenza risolverebbe la crisi () Marc
Ravalomanana, da parte sua, suscita qualche delusione. E’ il blocco
totale, dunque, senza speranza d’una soluzione rapida. In queste
condizioni appaiono progetti di soluzione che non favoriscono nè
l’uno nè l’altro partito, almeno apparentemente, e che
chiamano “terza via”.» E il quotidiano si chiede
se «si deve o meno incoraggiare la terza via».

Così questa tendenza alla terza via, veicolata da volantini
da una dozzina di giorni nelle province di Fianarantsoa e di
Mahajanga, sembra fare il suo cammino. Una via di scampo rifiutata
dai sostenitori di Ravalomanana. Il generale Andrianome, capo di
Stato Maggiore dell’esercito nominato dal governo Sylla risponde al
generale Rajaonson che «l’esercito non è nato per
prendere il potere» (Midi Madagasikara del 18.03.2002)
tanto che sulla piazza 13 maggio «rifiuta categoricamente
una terza via», riporta Madagascar Tribune, che, nel suo
editoriale, ci fa partecipi dei suoi timori sullo «scivolamento
degli intellettuali Merina verso la secessione». Uno
scivolamento che il quotidiano giudica «più temibile
del separatismo di facciata delle cinque provincie, iniziativa
artificiale proposta dai governatori sopratutto per salvaguardare le
loro posizioni dorate». Madagascar Tribune pensa che «la
crisi attuale contribuisce al risveglio della coscienza Merina ed
attiza la tentazione separatista, se non si presta attenzione».
Su questo punto Midi riporta che «Ravalomanana condanna
la politica di divisione del popolo malgascio».

Didier Ratsiraka non cessa di ricordare che sono un ballottaggio
potrà sciogliere la crisi e ciò che non si può
regolare tra lui e Ravalomanana. Attualmente l’unico punto che
avvicina I due gruppi di sostenitori rivali è il rifiuto della
proposta dell’UAO.

Sul piano economico, L’Express de Madagascar annuncia che «la
compagnia nazionale del trasporto aereo Air Madagascar non cessa di
conoscere tutte le delusioni possibili ed immaginabili». In
effetti, I media riportano che «il B767-300 affittato da
Air Madagascar è bloccato a Roissy dal suo proprietario per
ragioni di sicurezza», «a partire da domenica
17 marzo e fino al chairimento della situazione in Madagascar»
secondo Midi. Così, «una parte dei passeggeri che
dovevano essere imbarcati ieri sera a Parigi sono stati trasportati
con il volo notturno Air France via Reunion, mentre un’altra parte
sarà imbarcato questa sera su un volo della compagnia francese
che passerà per Mauricius per motivi di rifornimento di
carburante».