Friday , 3 May 2024
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4 giorni dopo l'accordo di Dakar, il centro del Paese è ancora accerchiato dalle barriere anti-economiche. Una nuova barricata è stata posta nella notte del 18 aprile. L'accordo di Dakar è dunque nullo?

Accordo di Dakar già nullo?

Le barriere erette dall’Ammiraglio Ratsiraka e dai suoi fedeli sulle strade nazionali sono tuttora in piedi, contrariamente a quanto stabilisce l’articolo 5 dell’accordo di Dakar firmato da Marc Ravalomanana e da Didier Ratsiraka: “I signori Ratsiraka e Ravalomanana si impegnano a far rispettare con la firma del presente accordo, l’eliminazione delle barricate”. Tuttavia il governo Sylla sembra ancora contare sulla “saggezza” dell’Ammiraglio e sull’applicazione dell’accordo. Il ministro della Difesa del governo Sylla, Mamizara Jules, ha dichiarato venerdì scorso ad una radio privata: “noi non ci muoveremo più, a meno che, nei prossimi 6 mesi le barricate non vengano eliminate dall’Ammiraglio”. I militari a favore di Ravalomanana non contano quindi di attaccare più, nè di utilizzare le forze militari. Il governo Sylla interpellerà piuttosto la comunità internazionale, garante dell’accordo.

Campi minati

“Che cosa aspetta l’Ammiraglio per eliminare le barricate?”. I suoi co-responsabili rimandano la palla al loro gran capo. L’Acem (Associazione dei quadri e degli studenti del Madagascar), secondi responsabili delle barricate poste a Brickaville (Tamatave) e a Betsiboka (Mahajanga) dove una nuova barricata è stata costruita nella notte dell’accordo di Dakar si difende dal fatto di non aver ancora tolto le barricate: “attendiamo ordini dal nostro capo per ritirarci”.

Apparentemente questi ordini non sono ancora stati emanati. Oltre a ciò, l’Acem precisa : “secondo la nostra interpretazione dell’accordo, le barriere saranno tolte se il governo Sylla dà le dimissioni. Ad ogni modo attendiamo il ritorno dell’Ammiraglio” . Ciò complica l’applicazione dell’accordo di Dakar. Il ritorno di Didier Ratsiraka in Madagascar non è ancora fissato. “Tra qualche giorno” socondo un quotidiano malgascio. Secondo una fonte discreta, l’altro problema persistente che richiede ancora un po’ di tempo sta nel fatto che i terreni attorno alle barricate di Brickaville e di Ranomafana (RN 2, ad est del Madagascar) sarebbero da bonificare dalle mine. Delle mine anti-uomo sarebbero state sotterrate.

Secondo Lahady Samuel l’accodo è un package deal
Intervistato al telefono sabato scorso, il governatore di Tamatave, Lahady Samuel ha dichiarato che il famoso accordo è da considerarsi un package deal: “Tutti gli articoli sono collegati gli uni agli altri, sono inseparabili”. Egli deplora che il partito di Ravalomanana ha giàeffettuato una violazione dell’accordo. Perchè secondo lui, firmando, Ravalomanana ha riconosciuto Ratsiraka come Presidente della Repubblica. Secondo questa logica, Ratsiraka, in quanto tale, dispone del suo governo, legale, che è quello di Tantely Andrianarivo. “Il governo Sylla deve essere sciolto, altrimentio l’accordo è una beffa. Di conseguenza le barriere non saranno tolte” prosegue. Ritiente inoltre che la nomina del Presidente della Delegazione Speciale Pety Rakotoniaina sabato scorso costituisce anch’essa un’altra violazione dell’accordo. Per il Governatore Lahady Samuel l’eliminazione delle barriere di qualunque specie si dovrà fare nello stesso momento. “Le barriere di vigilanza in tutta la capitale dovranno anch’esse essere eliminate. Non vi è differenza tra queste e le barriere antieconomiche. Sono identiche dato che non consentono la libera circolazione di beni e persone”. E conclude : “L’accordo di Dakar è una cosa, la sua applicazione è un’altra. Le nostre barriere antieconomiche non saranno eliminate finchè il governo Sylla rimane al suo posto, finchè prosegue la costituzione delle Pds, in breve, finchè la legalità non sarà ripristinata”. Lahady Samuel si riferisce al governo Andrianarivo che troverà estremamante difficile, se non impossibile, reinsediarsi.