Saturday , 27 April 2024
enfrit
Il nuovo presidente malgascio, Marc Ravalomanana, non avrebbe rispettato l'Accordo verbale di Dakar e la comunità internazionela è in imbarazzo.

Le clausole non scritte dell’Accordo di Dakar

A seguito di quanto è stato scritto nel famoso Accordo di Dakar, l’opinione pubblica malgascia avrebbe il diritto di sapere che cosa è successo il 18 aprile nella capitale senegalese. Il comunicato del Segretario generale dell’UOA, Amara Essy, che ha annunciato la sua “preoccupazione”, dopo la proclamazione della vittoria di Ravalomanana al primo turno, è stata largamnete commentata ad Antananarivo. Questa proccupazione significa, come sottolinea il cronista della radio Antsiva, Maurice Tsiahivonana, che l’UOA non si attendeva una vittoria al primo turno di Ravalomanana. “I Malgasci non vogliono saperne di quello che c’è dietro l’Accordo scritto di Dakar”, ha insistito il cronista. I Malgasci vogliono conoscere la verità delle urne. La parola “ingerenza” viene sovente citata. Poichè le clausole non scritte dell’Accordo di Dakar esigerebbero un periodo di transizione e un referendum secondo fonti indipendenti. “Che diritto ha la Comunità internazionale per imporre un risultato diverso da quello delle urne per un’elezione che riguarda I Malgasci?” insorge ad esempio Naina, universitaria malgascia. Isabelle, madre di famiglia, pensa semplicamente che il Madagascar, appena il potere di Ravalomanana si sia stabilizzato, farebbe meglio ad andarsene dall’organizzazione panafricana. L’UOA è il bersaglio dei tiri incrociati, ma la mano della Francia dietro ai negoziati di Dakar è ormai un segreto di Pulcinella. In ogni caso una missione dell’UOA arriverà questa settimana nella Grande Ile, ma per il momento nessuna informazione è disponibile.

Ambiguità

Il comportamento ambiguo dei partner del Madagascarrischia nel frattempo di dar fuoco alle polveri. Poichè favorisce visibilmente il partito di Didier Ratsiraka. Quest’ultimo, rientrato nella provincia di Toamasina (Est), prepara minuziosamente la secessione di quettro province della Grande Ile a parte Antananarivo e Fianarantsoa, già acquisite dal nuovo presidente. La provincia di Toamasina – o Stato di Toamasina – avrebbe già il suo “inno nazionale” secondo una fonte locale. Un sostenitore di Ravalomanana afferma che finchè la Comunità internazionale non riconoscerà Mar Ravalomanana come l’unico presidente del Madagascar, Didier Ratsiraka e I suoi partigiani non cesseranno con le loro efferatezze. Il presidente Marc Ravalomanana, in ogni caso, ha previsto un’investitura solenne per questa settimana, venerdì 3 maggio. E la Comunità internazionale rischia di non saper dove trovare gli argomenti giuridici per rifiutare la legalità e sopratutto la legittimità del suo potere. Ha fatto appello lunedì a tutti I membri dell’Alta Corte Costituzionale al rispetto dell’indivisibiltà della nazione malgascia.