Thursday , 2 May 2024
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Persa la pazienza, Marc Ravalomanana ha ufficialmente dichiarato guerra contro il partito di Didier Ratsiraka. La caccia ai "nemici della nazione" ha inizio.

Ravolamanana dichiara guerra ai “nemici della nazione”

“Hazalambo” o letteralmente “caccia ai cinghiali”: questa espressione malgascia è stata ripresa da Marc Ravalomanana, il 5 Aprile, in una dichiarazione ufficiale. Un discorso che pare ne più ne meno una dichiarazione di guerra.
I recenti avvenimenti che hanno scosso la Grande Ile non sono passati inosservati. I ponti sono stati distrutti e le barricate sono ancora oggi erette sulle strade nazionali per interrompere i collegamenti terrestri tra la provincia di Antananarivo e le altre regioni della Grande Ile. Senza dubbio ciò che ha dato fuoco alle polveri è l’attentato dinamitardo al ponte di Fatihita sulla RN 7 che collega la capitale al sud del Paese. Il ponte è già stato rimesso in funzione ma ciò non ha impedito a Ravalomanana di annunciare l’inizio della “caccia all’uomo”.

“Un gruppo di individui, una minoranza, che difendono i propri interessi materiali si sono costituiti nemici della nazione e seminano il disordine” annuncia il nuovo Presidente.

Ancora una volta la parola “terrorismo” è all’ordine del giorno.

OFFENSIVA

Un consiglio nazionale di sicurezza è stato organizzato. I membri sono costituiti dai Ministri eletti da elementi della Forza dell’Ordine – Polizia Nazionale, Gendarmeria e Forze Armate – e anche da semplici cittadini. Questi ultimi sono quelli che si sono raggruppati in seno al comitato di vigilanza cittadina, un comitato costituito per vegliare sulla sicurezza pubblica durante il Movimento Popolare a favore di Marc Ravalomanana. “Quelli che rifiutano di aderire al consiglio nazionale di sicurezza saranno considerati come traditori della nazione”, ha concluso Ravalomanana.

E il Ministro della Difesa di Ravalomanana, il Generale Mamizara Jules, ha sostenuto che il partito è intento a “preparare qualcosa”. Naturalmente si riferisce ad una reazione. Un collaboratore del nuovo Presidente ha precisato che l’operazione è offensiva, non più solamente difensiva. Il consiglio nazionale della sicurezza sarebbe già operativo secondo la medesima fonte.

ARRINGA

Il Presidente uscente Didier Ratsiraka, da parte sua, in una sorta di arringa pro domo, davanti alla popolazione di Mahajanga nell’ovest del Madagascar, ha affermato che sono i seguaci stessi di Ravalomanana che hanno distrutto il ponte di Fatihita per evitare l’arrivo di rinforzi militari verso Fianarantsoa dove il Governatore della Provincia è fortemente minacciato. Il Presidente della delegazione speciale nominato da Ravalomanana è sul punto di prendere in mano la Direzione della Provincia, con il sostegno di una parte importante dell’Esercito.

A parte le Guardie del Governatore, che continuano a difendere Didier Ratsiraka, sono posti in prima linea degli allievi Gendarmi come veri e propi scudi umani. Da qui il ritardo della presa del Palazzo del Governatore. Dall’inizio della scarsità di prodotti di prima necessità nella Capitale lo sdegno popolare nei confronti di Didier Ratsiraka si è fatto grande.

Sulle Radio private, gli ascoltatori sono richiamati, a più riprese, ad una mobilitazione generale per ” neutralizzare ” il Partito di Didier Ratsiraka. Quest’ultimo non ha accettato di togliere le barricate erette sulle Strade Nazionali che asfisiano economicamente la Grande Ville. Davanti ad una folla che ha perso la pazienza e che rischia di rivoltarsi contro la sua persona, Ravalomana ha deciso di prendere il toro per le corna. Le operazioni da intraprendere rimangono strettamente confidenziali.