Tuesday , 7 May 2024
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L'ostinata persistenza dell'appena riorganizzata e rinominata Unione Africana nell'ignorare la nuova classe dirigente Malgascia alimenta la reticenza da entrambe le parti.

UA – Madagascar: reticenza

Marc Ravalomanana, il nuovo Presidente Malgascio, ha il suo bel dafare nel tentativo di appianare le divergenze tra la filosofia politica Malgascia e quella del’appena costituita Unione Africana (AU), che d’ora in poi sostituirà l’OAU.

I delegati africani che hanno partecipato al summit a Durban per stabilire I nuovi regolamenti dell’organizzazione panafricana, non capiscono nulla della situazione politica Malgascia ” non perchè non sono in grado, ma perchè ovviamente non vogliono ” e continuano a richiedere nuove elezioni. I “fratelli di sangue” dell’ex-dittatore ancora insistono nell’affermare che il nuovo Presidente ha ottenuto il potere con mezzi “anticostituzionali”, cioè con un illegittimo “colpo di stato”. Nella cerchia di Ravalomanana si ritiene che questi leader africani, che sanno benissimo che Marc Ravalomanana è stato dichiarato vincitore in seguito ad un ricalcolo dei voti ratificato dalla Corte, semplicemente vogliono ignorare I fatti e gli eventi della crisi post-elettorale Malgascia.

Che posizione adottare nei confronti dell’Unione Africana? Per la classe dirigente Malgascia la questione sta diventando rapidamente un compito che genera perplessità quanto la quadratura del cerchio. Il Presidente Ravalomanana mantiene la sua obiettività non volendo mettere fretta all’Unione Africana che, al contrario dei partner occidentali ed orientali della Grande Isola, continua a negare un riconoscimento de facto della sua presidenza.

Al momento la classe dirigente Malgascia è tanto divisa e confusa quanto la sua controparte Africana nei riguardi di quale posizione dovrebbero prendere. In Madagascar, come nel continente, la soluzione è tutt’altro che semplice. Alcune inchieste indicano che la maggioranza dei civili vorrebbero abbandonare l’Unione Africana. I politici, sia Malgasci sia Africani sono divisi. Alcune settimane fa, Mandanafy Rakotonirina, consigliere vicino al Presidente Ravalomanana, pensava che la Grande Isola non avrebbe potuto farcela senza l’OAU, mentre altri collaboratori del nuovo Capo di Stato avrebbero preferito che il Madagascar si allineasse con organizzazioni economiche e commerciali locali, piuttosto che che con organizzazioni politiche “inefficaci” come l’OAU, che considerano niente più che un’ “associazione di dittatori”. D’altra parte il presidente Ravalomanana ha già preso la sua decisione: aspettiamo e vediamo?