Didier Rtsiraka alla ricerca di denaro

Missione difficile per il partito dell’ex-capo di Stato, Didier Ratsiraka, per trovare del denaro per finanziare le sue azioni di destabilizzazione del nuovo potere, nel momento in cui, sul campo di battaglia, le forze governative continuano ad avanzare. La città di Majunga (ovest) dpop Samabava e Antalaha (nord), sembra ineluttabilmente entrare nel raggio delle forze militari. I colpi di arma da fuoco, secondo una fonte locale, hanno iniziato a risuonare in queste ultime ore nella città dei fiori. Da parecchi giorni la popolazione attende un arrivo imminente del presidente della delegazione speciale, Pierre Tsiranana, nominato dal nuovo governo per sostituire il governatore della provincia pro Ratsiraka.

L’offensiva militare del governo di Jacques Sylla, sul punto di installare l’ammisnistrazione Ravalomanana, il presidente eletto, ha riguardato in questi giorni due provincie, Antsiranana e Majunga. L’operazione di rovesciare I tre governatori di Ratsiraka, secondo una fonte militare, avrebbe dovuto avere luogo contemporaneamente nelle province di Antsiranana, Majunga e Tulear, salvo che in quest’ultima provincia tre ufficiali e un Commissario di polizia sono tenuti in ostaggio dalla squadra del governatore locale, ritardando l’inizio dell’intervento delle forze governative.
Intanto Didier Ratsiraka tenta bene o male di rimpinguare le sue casse. Da movimento popolare del 1991, il presidente uscente malgascio, con I suoi seguaci, ha avuto una relazione misteriosa con il denaro. E I miliardi di franchi malgasci requisiti nell’abitazione del suo Primo ministro, Tantely Andrianarivo, posto agli arresti domiciliari ad Antananarivo, ne sono la testimonianza.
Attualmente gli agenti del tesoro pubblico malgascio su tutto il territorio non sono più autorizzari a prelevare nulla per Il partito di Ratsiraka; l’ammiraglio tenta in diversi modi di trovare nuove fonti di finanziamento. E’ in questo senso che una nuova tassa sul carburante è stata applicata in certe province, provocando il sollevamento generale degli automobilisti e dei trasportatori, sopratutto a Toamasina, città dove si è trincerato Ratsiraka. Il prezzo del carburante è raddoppiato. A questo tentativo si aggiuge la messa in vendita all’asta delle merci immegazzinate nel porto di Toamasina dall’inizio della crisi.