Sunday , 28 April 2024
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Tamatave, Fort-Dauphin, Sainte-Marie, Ambanja et Morondava. Queste città vivono ore decisive sopartutto per la determinazione della popolazione nel contrastare i «secessionisti»

La popolazione prende il potere nelle province.

A Tamatave da parecchi giorni, secondo varie fonti locali, gli “Zatovo”, una banda di giovani gangster finanziati dal “governatore” Lahady usa I media pubblici regionali per diffondere messaggi che mirano a terrorizzare la popolazione. Gli Zatovo minacciano gli “immigrati” della regione, chiedono loro di andarsene o dicono loro che moriranno. Secondo un testimone locale “il fatto che si possano esprimere sulla televisione regionale prova che hanno il sostegno delle autorità locali”. Tentando di contrapporsi all’ultimatum lanciato dal governatore alle forze armate dissidenti, gli Zatovo hanno dato tempo fino a oggi lunedì agli “immigranti” per lasciare la regione di Tamatave. Per tanto abbiamo saputo che ieri tutta la popolazione ha deciso di difendersi contro queste milizie e ha dichiarato sciopero nazionale.

Lo stesso tipo di propaganda razzista è diffusa da Antananarivo sul canale “Super TV” appartenente a Ratsiraka. L’emittente, sorvegliata da militari pro-Ratsiraka, sarebbe stata attaccata sabato da forze dell’ordine legaliste. Al momento non è stata ancora data conferma del successo dell’operazione.

A Fort-Dauphin, nell’estremo sud, la popolazione avrebbe minacciato il prefetto pro-Ratsiraka che si sarebbe salvato. La popolazione avrebbe allora tolto le barriere che ostacolavano l’aeroporto.

Sull’isola di Nosy be, nel nord del Paese, la popolazione si rallegra per la partenza del tenente colonnello Coutiti e della sua banda che infieriranno ora ad Ambanja contro I militari pro-Ravalomanana.

A Morondava, la settimana scorsa, l’invio di una delegazione del governo, ha consentito di eliminare definitivamente dalla città le barriere antieconomiche.

Se queste manifestazioni diventano generali, ciò dimostrerebbe quanto alcuni ripetono spesso: “sono solo un pungno di terroristi e non possono tenere tutto un popolo in ostaggio”.