Saturday , 27 April 2024
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Alcune città di provincia continuano a subire atti di violenza politica, in spregio alle clausole del primo accordo di Dakar.

Le province terrorizzate

Terrore, ancora e ogni giorno. Attendendo la formazione del nuovo governo, i partigiani di Didier Ratsiraka, o più precisamente la sua milizia, riprendono le azioni violente contro le città di provincia, in spregio all’accordo di Dakar. “E’ ad Antananarivo che i parigianio di Ravalomanana si sentono più al sicuro” ha dichiarato un membro del comitato di sostegno al nuovo presidente a seguito di una caccia all’uomo perpetrata dalla milizia del presidente uscente nella sua città d’origine Majunga (Ovest). Là i miliziani pro Ratsiraka armati, secondo una fonte locale, dai capi militari fedeli al presidente uscente, seminano il terrore. Secondo le ultime notizie il sindaco della città dei fiori, come è spesso qui chiamata Majunga, claude Pagés, favorevole a Ravalomanana, è stato sul punto di essere attaccato dai miliziani. Solo che le forze dell’ordine hanno, questa volta, deciso di mobilitarsi. Il sindaco della città è sano e salvo. Non è il caso dei simpatizzanti di Ravalomanana che, per giunta, sono originari degli altopiani. Il movimento ha rapidamente preso una piega razzista. Gli abitanti di Majunga di ceppo Merina e Betsileo, etnie principali delle regioni centrali della Grande Ile, sono stati il bersaglio dei miliziani. Questi ultimi, meticci comoriani, si considerano i “proprietari” della città dei fiori. Risultato: i principali sostenitori del movimento in favore di Ravalomanana hanno deciso di “esiliarsi” nella capitale malgascia. In attesa della possibilità di ritornare in forze.

Controffensiva

Anche la perte nord del Madagascar è toccata, da più settiamne, da questa ondata di violenza. Arresti arbitrari, incendi di abitazioni e assassinii hanno costretto i dirigenti del comotato di sostegno a Ravalomanana a fuggire nella foresta o a raggiungere la capitale. Durante il fine settimana gli originari della provincia di Antsiranana (Nord) con il presidente della delegazione speciale (PDS) nominato da Ravalomanana, e che sarà il primo responsabile della provincia in sostituzione dei governatori di Didier Ratsiraka, hanno costituito una “cellula di crisi”. Una struttura che permetterà di studiare la presa del potere da parte del presidente della delegazione speciale. Ciò, si dice, non dovrebbe tardare, una volta che il nuovo governo diretto dal Primo ministro Jacques Sylla si sia installato. La nuova squadra dovrà assistere all’installazione del presidente della delegazione speciale per5 frenare la violenza. Ma i governatori di Ratsiraka sono arroccati. A parte Antananarivo, in effetti, solo la provincia di Fianarantsoa ha potuto installare il suo presidente della delegazione speciale a caro prezzo.

E con il sostegno senza dubbio di una parte importante delle forze dell’ordine. Attualmente i partigiani di Marc Ravalomanana originari delle province,ma costratti a a restare ad Antananarivo per ragioni di sicurezza, vogliono una controffensiva che miri a installare, una volta per tutte, i presidenti della delegazione speciale. Ma servirà il sostegno delle forze dell’ordine, precisa Pierre Tsiranana, PDS della provincia di Majunga.