Friday , 26 April 2024
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Il ritorno dell'approvvigionamento di carburante della capitale e delle altre città rischia di essere interrotto. Il governo di Toamasina ha deciso di sospendere tutte le consegne di carburante verso Manakara.

Toamasina: carichi di carburante tutti controllati

“D’ora in poi tutti i carichi di carburante delle navi saranno oggetto di un’autorizzazione del Signor Governatore”. Lahady Samuel, che sembra sempre più isolato, moltiplica le decisioni più radicali per piegare Antananarivo e il governo di Jacques Sylla. Il 23 aprile scorso, il Governatore della provincia autonoma di Toamasina ha proibito fino a nuovo ordine tutti i carichi di carburante delle navi con destinazione Manakara. Il motivo di questa decisione è ufficialmente la consegna di una quantità importante di carburante a Manakara da Toamasina. Gli attentati dinamitardi ai ponti della RN 7 non sono riusciti fino a tale data a isolare Antananarivo e le consegne hanno potuto essere effettuate.

Il Governatore di Toamasina ha anche emanato l’ordine ai dirigenti della società che gestisce la raffineria di Toamasina di prendere atto di questa nuova disposizione. Ha notificato l’ordine tramite una semplice lettera prendendo come riferimento I decreti emessi a partire dall’ “autoproclamazione” di Marc Ravalomanana. Questi testi di legge si riferiscono alla proclamazione dello stato di allarme nazionale, la delega del potere al primo ministro, la sottodelega dei poteri e sono datati febbraio 2002. Il più recente è l’ordinanza datata 8 marzo che si riferisce alla regolamentazione speciale della pubblica sicurezza, dell’approvvigionamento e dei trasporti. Dopo la ricostruzione dei ponti di Fatiha (25 km da Ambositra) e Ambohimandrtoso (83 km da Antananarivo) la consegna del carburante nella Capitale è stata possibile. Il prezzo del carburante al mercato nero è considerevolmente diminuita passando da 30.000 Fmg a 20.000 Fmg. Una consegna di benzina a Andaharo ha consentito ad una stazione di servizio di vendere il carburante al pubblico ad un prezzo normale (circa 4.200 Fmg al litro). Ogni clente poteva avere 25.000 Fmg di benzina. La maggior parte non avevano una vettura propria e si sono messi a rivendere il carburante moltiplicando il prezzo per 5 o per 6. L’accordo di Dakar ha avuto un impatto pressochè immediato sull’andamento petroliero di Ambodivona poichè l’eliminazione delle barriere antieconomiche è stata annunciata come imminente. “Riduco il prezzo per smaltire il mio stock, prima che sia troppo tardi” spiega Gérard R. E’ riuscito a recuperare 40 litri di benzina da Mahajanga mettendo I bidoni in sacchi contenenti pesce secco. Come minimo, Gérard guadagna 25.000 Fmg al litro. Non ha neanche dovuto pagare la tassa sul carburante imposta da chi sorveglia le barricate.

Contrariamente al suo omologo di Majunga che fa rendere le barricate instaurando un sistema di pedaggio, Lahady Samuel ha dovuto orientare la barriera di Brickaville per servire unicamente la sua causa politica e negoziare una migliore interpretazione dell’Accordo di Dakar.